Sicurezza in casa: come difendersi da un attacco jammer

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Cosa sono i disturbatori radio per i sistemi wireless, detti in gergo Jammer, e come proteggere il vostro impianto di allarme antintrusione da un possibile attacco con uno di questi oggetti.

La prima cosa che solitamente una persona fa nel momento in cui decide di installare un sistema di antifurto è quella di fare una ricerca su Google. Se cerchi “antifurto casa”, ti ritroverai davanti a moltissime offerte dei più svariati sistemi.

Noterai anche che la maggior parte delle offerte prevedono di installare un sistema wireless (senza fili).

Purtroppo, nessuno ti dice che questi sistemi sono facili da aggirare, grazie ad un piccolo strumento a batteria, facilmente acquistabile e semplice da usare, che di fatto rende inutile il tuo impianto d’allarme.

Di cosa sto parlando?

Dei disturbatori radio meglio conosciuti come Jammer

Oggi voglio parlarti proprio di questi sistemi e di come difendere il tuo sistema di antifurto da un loro attacco. 

Cos’è un jammer?

I jammer sono pericolose apparecchiature, in grado di interferire con il funzionamento di impianti antifurto delle abitazioni e con il funzionamento di molti dispositivi wireless. 

Utilizzate da ladri esperti possono vanificare i nostri mezzi di difesa.

Il Jammer è in grado di produrre e trasmettere segnali ad alta frequenza: questi segnali sono impostati proprio nelle frequenze utilizzate da un’ampia serie di apparecchiature: trasmissioni telefoniche GSM, comunicazioni GPS, comunicazioni delle centraline di allarme wireless con i vari sensori, segnali di telecamere di sorveglianza se wireless, Wi-Fi, telecomandi di chiusura delle auto, GRU da costruzione ecc.

Il Codice penale vieta e sanziona l’utilizzo di queste apparecchiature che è consentito in realtà unicamente alle Forze dell’ordine e alle Forze militari. 

Nonostante il divieto di utilizzo i Jammer sono ampiamente commercializzati anche a prezzi economici. Vi sono modelli che sono in grado di disturbare le comunicazioni nel raggio di pochi metri, mentre quelli professionali, agiscono anche a maggiore distanza

Jammer contro gli impianti antifurto delle abitazioni

Il disturbatore di frequenza è quindi uno strumento molto utilizzato per furti e rapine, poiché è in grado di compromettere gli antifurti satellitari, gli impianti di allarme per le case o i sistemi di sicurezza pensati per uffici ed aziende, inibendone la capacità di comunicare lo stato di allarme. 

Ma in che modo?

Come ti ho spiegato più volte, le centraline degli impianti antifurto wireless comunicano con i relativi sensori via radio. In caso di effrazione la centralina invia anche una chiamata GSM alla centrale di carabinieri o agenzia di sorveglianza.

È evidente che se un ladro dispone di un jammer e lo attiva stando nelle vicinanze di un’abitazione, l’eventuale effrazione e la relativa intrusione, anche se rilevata da uno o più dai sensori non può essere comunicata alla centralina, la quale non aziona la sirena e le chiamate di allarme, non essendosi accorta dell’intrusione.

Come difendersi dai jammer?

La prima cosa in assoluto da fare è……installare un antifurto via cavo, totalmente immune ai disturbi radio.

Per secondo, dotare il sistema di allarme di più linee di comunicazione telefonica, non solo quindi il GSM (che può essere abbattuto dal JAMMER) ma anche una linea fisica (consiglio presente anche in uno dei miei video che hai a disposizione sul mio canale Youtube).

Se hai già seguito entrambi i primi due punti sei a posto! Puoi eventualmente pensare di dotare il tuo sistema di allarme di un anti-jammer: nel caso di un disturbo radio questo potrà segnalare con sirena (cablata!!) e linea telefonica (filare!!) i soccorsi trattando il disturbo come un tentativo di manomissione.

Perchè tutto ciò?

In caso di attacco con Jammer, non posso sapere prima quali frequenze andranno ad essere disturbate, ma devo presupporre che verranno attaccate tutte: ho quindi il rischio di non avere funzionante né il GSM né la sirena.

Da cosa può dipendere?

Ovviamente dal tipo di impianto: il sistema è via radio o cablato?

Se l’impianto è via radio:

  • Vengono “bloccati” tutti i prodotti wireless e quindi non sai se stanno entrando. Il sistema potrebbe NON provare nemmeno a dare l’allarme perché NON si accorge che stanno entrando. Oppure si rende conto che c’è un problema (perché riconosce con anti-jammer il disturbo) ma NON riesce comunque a far suonare la sirena che non riceve il comando di suonare (è via radio anch’essa);
  • Viene “bloccato” anche il GSM, quindi, ammesso che il sistema si accorga del tentativo di intrusione o di attacco con jammer, NON riuscirebbe a chiamare aiuto tramite GSM.

Se l’impianto è cablato:

  • Se i ladri tentano di entrare, scatta la condizione di allarme e sicuramente suona la sirena;
  • In caso di attacco jammer che “blocca” il GSM, puoi attivare l’allarme anti-jammer e far suonare la sirena, quindi un primo sistema di difesa è al lavoro. Se, come suggerito, hai previsto 2 linee per chiamare aiuto, l’allarme può comunque essere inviato con l’altra linea oppure mandare email/push notification. Questo ti garantisce protezione sempre!

Come avrai capito, difendersi dagli attacchi jammer è possibile, soprattutto se decidi di installare un sistema di antifurto cablato che può difendere la tua casa senza essere “bloccato” da questi dispositivi elettronici.

In ogni caso, ecco alcuni consigli per essere più sereno e non temere di essere attaccato: 

  1. è opportuno dotarsi anche di soluzioni di sicurezza passiva (porte blindate, inferriate, chiave a cilindro Europeo di ultima generazione) congiuntamente a soluzioni di sicurezza attiva (impianti di allarme, videosorveglianza e in generale sistemi di sicurezza elettronica);
  2. diffida di chi sostiene che gli impianti wireless siano migliori rispetto ad un sistema via cavo e sicuri al 100%. Ti ho appena dimostrato che non è affatto così.
  3. come regola di base sarebbe preferibile adottare sistemi di sicurezza di fascia medio-alta che, tra le molteplici funzioni, consentono anche di difendersi dall’attacco jammer.

A presto,
Claudio

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